Giochi OlimpiciNuotoParigi 2024

Nuoto a Parigi 2024: sfide nel blu

La rubrica “Road to Parigi 2024” di Sportopolis dedicata a Olimpiadi e Paralimpiadi ci porta alla scoperta della storia olimpica del nuoto. Statistiche, curiosità e fatti interessanti sulla partecipazione dell’Italia ai Giochi Olimpici in questo emozionante viaggio verso Parigi 2024.

di Chiara Aruffo

Pittogramma del nuoto creato per Parigi 2024 (Copyright Olympics)

La storia del nuoto

Tra i popoli antichi, come Greci e Romani, il nuoto viene insegnato ai bambini maschi a scuola ed è parte integrante della preparazione per le battaglie. Nell’area pacifica, i bambini imparano a nuotare quando iniziano a camminare, principalmente per motivi di sicurezza. In Europa, il nuoto attraversa un periodo buio nel Medioevo, dovuto alla credenza che diffonda infezioni causando così epidemie. La prima associazione di nuoto nasce nel 1837 a Londra, mentre le prime gare vengono organizzate in Australia nel 1846. Lo sviluppo del nuoto competitivo coincide con l’inclusione nel programma delle prime Olimpiadi moderne ad Atene 1896. Le prime edizioni olimpiche sono ricordate per la presenza di gare eccentriche, come ad esempio i 200 m ad ostacoli. Le donne sono ammesse ai Giochi Olimpici a partire dall’edizione di Stoccolma 1912.

A livello internazionale, l’organo federale è la World Aquatics, fondata nel 1908 durante i Giochi di Londra con il nome di Fédération Internationale de Natation (FINA). Il nome attuale è stato adottato nel 2022. In Italia, il nuoto è governato dalla Federazione Italiana Nuoto (FIN), fondata nel 1899 come Federazione Rari Nantes e entrata nel CONI come FIN nel 1928.

Timeline dell'evoluzione storica del nuoto: dalla fondazione delle federazioni internazionali e nazionali alla sua storia olimpica. La rappresentazione visiva include importanti pietre miliari, dalla creazione delle prime federazioni di nuoto fino ai momenti significativi nella storia olimpica di questo sport.
L’atleta azzurro Nicolò Martinenghi in gara alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (Foto Giorgio Scala – DBM / FIN)

I quattro stili

La pratica del nuoto è evoluta nel corso dei secoli e ad oggi gli stili utilizzati sono quattro: rana, dorso, farfalla e stile libero. La rana è considerata lo stile più antico e viene utilizzato anche per scopi ricreativi e nel salvataggio, prevede un ampio movimento subacqueo delle braccia coordinato con un’azione simultanea delle gambe. Nel dorso il nuotatore è in posizione supina e muove le braccia in maniera alternata, mentre le gambe compiono il movimento tipo del crawl (stile libero). La farfalla è lo stile più complesso, con le braccia che vengono portare insieme davanti al di sopra dell’acque e le gambe che compiono insieme un movimento ondulatorio. Nello stile libero il nuotatore può, a livello teorico, nuotare come meglio crede. Nella pratica, si utilizza lo stile detto crawl che prevede un movimento alternato delle braccia mentre le gambe contribuiscono alla propulsione con piccoli movimenti. La specialità dei misti è la combinazione dei quattro stili sopraccitati. Infine, nelle staffette scendo in vasca quattro atleti per squadra compiendo ciascuno una frazione della gara che può essere di un singolo stile o mista. Nel nuoto, ogni dettaglio conta per cercare di limare secondi preziosi. Molta enfasi è posta quindi anche nel tuffo di partenza, nelle virate e nel tocco della piastra all’arrivo. Per quanto riguarda le staffette, è fondamentale allenare bene i cambi tra un nuotatore e l’altro per guadagnare centesimi di secondo sugli avversari. Alle Olimpiadi si gareggia in una piscina lunga 50 m (detta appunto piscina olimpionica).

Giochi Olimpici

Rappresentazione grafica della performance dell'Italia nel nuoto durante le Olimpiadi e i Giochi Olimpici, includendo dati statistici aggiornati.

Il nuoto entra nel programma olimpico ad Atene 1896. Gli inizi sperimentali della disciplina prevedono, ad esempio, i 100 m dove sono ammessi a gareggiare solo i militari della Marina greca. Fino ai Giochi di Londra 1908 le gare di nuoto si svolgono in acque aperte, lasciando i nuotatori in balia del meteo e delle onde. A partire dal dopoguerra, l’evoluzione delle strutture, delle tecniche di allenamento e dei materiali utilizzati porta a un costante miglioramento dei tempi di gara. Mark Spitz è il primo nuotatore a vincere sette ori olimpici nella stessa edizione: siamo a Monaco 1972, primato superato da Micheal Phelps che a Pechino 2008 sale sul gradino più alto del podio otto volte. Anche il numero di eventi è cambiato nel tempo e ha portato il nuoto ad essere il secondo sport, dopo l’atletica, con più eventi in programma. A partire dai Giochi di Tokyo, con l’introduzione degli 800 m maschili, dei 1500 m femminili e della staffetta 4×100 mista mista (sia per stili sia per genere) si è raggiunto un totale di 35 eventi da medaglia.

Il medagliere olimpico vede al comando gli Stati Uniti con l’impressionante numero di 579 medaglie conquistate (257 d’oro), seguiti da Australia e dalla Germania dell’Est. L’Italia ha partecipato 25 volte alle competizioni olimpiche, con la prima partecipazione avvenuta ai Giochi di Parigi 1900. Gli atleti italiani hanno vinto 26 medaglie olimpiche, di cui 5 d’oro. Le prime medaglie olimpiche italiane risalgono alle Giochi Olimpici di Monaco 1972, dove Novella Calligaris vince un argento e un bronzo.

Parigi 2024

Alle Olimpiadi di Parigi 2024 sono in programma 35 eventi di nuoto in vasca. Parteciperà un totale di 852 atleti (426 uomini e 426 donne).

Le qualificazioni sono basate su tabelle di tempi e seguono una lista di quattro priorità. In primo luogo, l’Olympic Qualifying Time (OQT) permette ad ogni nazione di qualificare un massimo di due atleti per evento. A seguire, i cosiddetti “relay-only athletes” ovvero gli atleti qualificati solo per le staffette. Ogni nazione può qualificare una squadra per evento (massimo 16 squadre per evento), e per ogni staffetta sono previsti due atleti addizionali. Il terzo gruppo di atleti qualificati è quello relativo ai posti Universalità (un uomo e una donna per nazione), riservati a nazioni che non hanno nessun atleta con l’OQT (Olympic Qualification Time, Tempo di Qualificazione Olimpica) e nessuna staffetta qualificata. Infine, se non è stato raggiunto il tetto massimo di 852 partecipanti, allora si fa ricorso alla tabella di tempi migliori, l’OCT (Olympic Consideration Time, Tempo di Considerazione Olimpica) per qualificare uno o più atleti fino a raggiungere gli 852 posti. In ogni caso, i tempi OQT e OCT devono essere ottenuti in competizioni mondiali, continentali e nazionali approvate dalla FINA in un lasso di tempo che va dal Primo marzo 2023 al 23 giugno 2024.

Eventi maschiliEventi femminiliEventi misti
50 m Stile Libero50 m Stile Libero4x100 m Misti
100 m Stile Libero100 m Stile Libero
200 m Stile Libero200 m Stile Libero
400 m Stile Libero400 m Stile Libero
800 m Stile Libero800 m Stile Libero
1500 m Stile Libero1500 m Stile Libero
100 m Rana100 m Rana
200 m Rana200 m Rana
100 m Dorso100 m Dorso
200 m Dorso200 m Dorso
100 m Farfalla100 m Farfalla
200 m Farfalla200 m Farfalla
200 m Misti200 m Misti
400 m Misti400 m Misti
4x100 m Stile Libero4x100 m Stile Libero
4x200 m Stile Libero4x200 m Stile Libero
4x100 m Misti4x100 m Misti
Statistica degli eventi di nuoto alle Olimpiadi e Giochi Olimpici di Parigi 2024: illustrazione grafica con dati e cifre aggiornate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *